venerdì 19 dicembre 2014

Social-media-web decluttering

Un social-media-web detox. Iniziato quasi per caso, nel bel mezzo delle pratiche che mi stanno accompagnando verso il solstizio d'inverno, immersa nella bellezza delle letture delle Upanishad, del silenzio ovattato, del buio precoce, della fiamma danzante di una candela. Un social-media-web detox per recuperare ritmi antichi, quando i social non esistevano, quando le ricerche erano lunghe e laboriose, quando si parlava al telefono, magari per ore, ma solo dopo cena, al posto di vedere il film.
Un social-media-web detox interrotto solo per controllare lo stato dell'arte dei lavori del nuovo sito, per verificare le prenotazioni alle pratiche di questo week-end, per leggere il blog della mia blogger del cuore, e per scrivere questo post. Per il resto, niente sbirciate ai post degli amici, degli "amici" e delle pagine che seguo. Per scoprire così che qualcosa mi manca - alcune informazioni preziose per la mia attività che ora lì vengono pubblicate, i pensieri belli degli amici, le condivisioni e gli insegnamenti di quelle che mi piace chiamare le mie "guru" - e qualcos'altro decisamente no (i selfie e le innumerevoli stucchevoli foto per apparire - ovunque, comunque e con chiunque - inondate dai "bellaaaa/eeeee/oooo/iiii" e "miss u", ormai divenuti commenti d'ordinanza). Per comprendere che è il momento di tagliare qualche pesante ramo secco, per chiedersi anche perché ce lo siam tenuti lì a notificare (o a non notificare, se non per malcelata 'ipocrisia', così a lungo) e per confermare il proprio credo che se anche "business is business", "life is life". E la vita è troppo preziosa per lasciarla inquinare da ciò che non risuona con noi. Della serie: il mondo è già strapieno di faccende che volenti o nolenti ci influenzano, almeno nelle scelte diamoci questa grande libertà: di scegliere davvero. Col cuore. Perché ci va, perché ci interessa, perché aggiunge qualcosa alla qualità della nostra vita. Liberandoci dalle zavorre di cui magari ci siamo caricati per "buona educazione", per "gentilezza" o anche per quella che credevamo "convenienza", ammettiamolo pure, e ripulire così il nostro spazio - mentale, emotivo e web - da roba che non ci interessa. Via.
Proprio sui social gira da mesi questa citazione attribuita a Meryl Streep:

"Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non convivere più con la presunzione, l'ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato. Non tollero l'erudizione selettiva e l'arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell'amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento. Non mi accompagno con chi non sappia elogiare o incoraggiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali. Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza."


Al di là dell'affermazione riguardo al "mondo di opposti" che richiederebbe un approfondimento filosofico di un certo spessore e questa non è la sede, condivido molto di questo messaggio, soprattutto l'assunzione di responsabilità di scegliere per noi stessi, nel limite del possibile, ciò che è meglio per noi. E, per quanto in nostro potere, di smettere di farci condizionare da ciò che è convenzione sociale, abitudine, usanza.
Lasciamoci alle spalle pesi e zavorre, ripuliamo l'aria intorno a noi, valorizziamo il bello e prezioso che c'è intorno a noi, smaltiamo il superfluo. Un decluttering in piena regola. E come cassetti e armadi, anche i nostri profili web torneranno a respirare, a profumare di fresco, di lavanda e di cedro, di nuovo, di vero, di utile.

E ora, serafica e felice, torno al mio social-media-web detox. Alla cena con gli amici. A un week-end al profumo di panettone e candele. Ai sorrisi di chi amo. Alla beneficenza che in più occasioni sarà tema di questi giorni. Ai libri colmi di saggezza antica. Alle pratiche meditative. Al respiro di giorni speciali.

Namasté.