martedì 11 agosto 2015

Panta rei

La mia mattina. Qui. Ora. Nel silenzio delle voci dell'uomo, solo cani che abbaiano in lontananza, cinguettii tra i rami, un asino che raglia, un anziano giardiniere silenzioso al lavoro.
Mare. Terra. Cielo. Qualche palma e alberi di fico.
Il sole si svela, mi scalda la nuca, mentre in lontananza i suoni rivelano il risveglio di molti.
Tazze di caffè, motorini e qualche auto, portiere che si chiudono, cisterne che arrancano.
Poi lunghi silenzi ancora.
Il desiderio di condividere con chi sa e ama parlare di vita e di vissuto, le emozioni, gli insight, le verità che un poco si sono svelate, le gioie, le scelte consapevoli, e anche il retro della medaglia, perché pure quello c'è nella vita. 
A nulla vale negare la danza eterna degli opposti, l'ombra nella luce, e noi siamo invitati a danzare, e con il nostro ballo a onorare ciò che è, come è. Anche quel velo di rammarico, anche quel pensiero intrusivo del "se solo...", anche il dubbio che accompagna ogni scelta non scontata.
Tutto va come deve andare.
E in questa mattina incantata, immersa in questa terra e in questo mare di Grecia che amo così profondamente, mi affido, con umiltà, con stupore, con fiducia, con amore.

Namasté.