venerdì 4 aprile 2014

La rivoluzione silenziosa

La rivoluzione silenziosa. Quella che ha luogo dentro di te quando vengono assimilate nuove consapevolezze, nuove concezioni del mondo, nuove realizzazioni. La rivoluzione che progredisce lentamente, che a fatica si fa strada tra quella coltre di condizionamenti e di convinzioni radicate, ma fino a oggi mai realmente verificate, che costituiscono le lenti attraverso cui guardi il mondo. Costa fatica, talvolta, trovarsi in quello spazio di transizione, in cui nulla è più come prima e tutto ci è ancora un po' estraneo. Quell'adattarsi, come prendere possesso di un nuovo ambiente, di una nuova cucina, in cui gli utensili sono in cassetti diversi, in cui i gesti automatici non ci conducono ai risultati sperati, ma ci confrontano con la necessità di dover di nuovo prestare attenzione e apprendere nuove gestualità. Un senso di smarrimento che può essere frainteso e percepito come sconforto, ma sconforto non è: sotto sotto quella luce che ti sospinge lentamente verso il nuovo riesci a scorgerla, ma è la confusione in superficie, il non ritrovarti nella quotidianità, che confondono e scuotono non solo le certezze ma l'animo nella sua totalità. Sei smarrito, ma non perso. Sei confusa, ma non annientata. Sei desideroso di abbandonare la zona d'ombra, ma non ancora pronto per entrare in piena luce, i tuoi occhi devono ancora adattarsi: aver tolto (o aver perso) le lenti è stato l'inizio, ed è importante che i tuoi occhi si abituino con gradualità, per non ferirsi, per non comunicare messaggi falsati al cuore. Quel cuore che ha anch'esso bisogno di adattarsi, e così la mente che tenta di afferrare e di comprendere, di verbalizzare e di categorizzare, ma si affanna e si affatica, perché si sa, non può riuscire appieno nel suo intento. E se anche ci riuscisse, non sarebbe un passo avanti nella luce, ma un ulteriore permanere nella zona di transito e di ombra. Perché siamo sempre in transito, ogni istante è al tempo stesso l'unico momento reale e transizione, cosicché è nel movimento della transizione che si colloca la nostra realtà. Non troverai risposte definitive entrato nella luce. Sperimenterai un nuovo sentire, scorgerai verità che non avevi ancora compreso, ma non sosterai in esse, permarrai in quel fluire incessante che è la vita, che ancora e ancora ti svelerà segreti, interrogativi, risposte.
Namasté.