mercoledì 24 luglio 2013

Vorrei, ora...

Vorrei poter essere seduta sulla riva di una spiaggia greca, ora, alle mie spalle in lontananza una taverna avvolta dalle foglie di vite, davanti a me il mare che lambisce i ciottoli e i miei piedi, il suo rumore rassicurante, il suo abbraccio rincuorante. Vorrei la luce del tramonto, il cielo che si tinge di un blu più intenso a est, in quell'ora in cui a ovest il sole ormai si è celato alla vista e resta solo quel chiarore della sera non ancora matura. Vorrei poter sostare, avvolta in un pareo, ad ascoltare solo il mare, qualche cormorano in volo, e i suoni soffusi dei miei pensieri. Vorrei restare lì, insieme a quei pochi che come me amano il mare a tarda ora, quelli che giocano col cane, quelli che ripongono le vele e i windsurf, quelli che suonano la chitarra intorno a un aperitivo improvvisato. Vorrei vedere il verde-argento degli ulivi tingersi di ombra e di frescura, vorrei osservare la barche in lontananza, quelle dei pescatori, quelle a vela, il motoscafo che corre verso un'altra isola. Vorrei guardare le prime stelle, i primi pianeti e satelliti che si illuminano nel cielo, e restare lì, piccolo puntino nell'infinità dell'Universo. Restare lì, consapevole del mio essere così piccola e al tempo stesso così grande. Vorrei godere di ogni attimo di quella sera greca che profuma di lavanda e di rosmarino, di grigliate in riva al mare, di olio e di tzaziki. Vorrei dimenticarmi il tempo e lo spazio, godere solo il luogo, quel qui e ora, magico come tutti i qui e ora, ma così desiderato adesso da apparire speciale.Vorrei praticare, muovermi in un freestyle che sa di vento e di mare. Lasciarmi accarezzare dal quel vento, che porta le risposte e allontana i dubbi e i pensieri intrusivi. Vorrei essere lì ora, proprio ora. Dimentica di tutto, presente a me stessa.