sabato 31 maggio 2014

#LiVEthic

Quasi quotidianamente ormai sentiamo storie di persone che hanno un'idea, un progetto, una vision che, per quanto curati, ben studiati, utili e vincenti nella loro essenza e pianificazione, non possono essere realizzati per mancanza, principalmente, di opportunità economiche, si tratti di affittare degli spazi, di procurarsi materiali o macchinari, o semplicemente di poter dare un avvio alla propria attività. E, in molti casi, il progetto resta irrealizzato per mancanza di fiducia da parte di familiari o di potenziali partner che potrebbero agevolmente contribuire, ma che per un motivo o per l'altro non credono nella bontà dell'iniziativa o nell'importanza della stessa.
È triste. Triste che in un momento in cui il nostro mondo ha così bisogno di idee nuove e di nuove opportunità, ci siano ostacoli che, molte volte, sono dettati dall'egoismo di chi in realtà potrebbe mettere a disposizione risorse per consentire questo nuovo sviluppo (che non chiamo rilancio, perché così sarebbe un reiterare il vecchio, e non un progettare il nuovo), dalla paura di un futuro incerto (ma quando mai il futuro non è stato incerto, se proprio vogliamo metterla in questi termini...) e del desiderio di ricavare ricchezza. Già. Ricchezza. E invece lo sguardo dovrebbe essere puntato sul produrre valore. Valore vero, intrinseco, non solo moneta, ma valore.
Siamo persone, esseri umani, anime in viaggio in questa vita, e non è tanto della mera ricchezza che necessitiamo tutti quanti, ma del valore che quella ricchezza può produrre. Nulla di male nell'avere, nell'essersi guadagnati il benessere, nell'aver saputo gestire con intelligenza i propri investimenti, ovvio. Questo non è un discorso di coloritura politica, non vuole esserlo, perché quello è terreno che non amo precorrere. È piuttosto un discorso di buonsenso e di collaborazione tra persone in vista del bene comune che è, per utopistico che possa sembrare, la realizzazione più profonda di ciascuno di noi. 
Buonsenso, generosità, collaborazione, apertura, fiducia. Molte persone se ne nutrono quotidianamente e quotidianamente li rimettono in circolo, quel circolo virtuoso che potrebbe davvero fare la differenza. Ecco, e lì ora voglio spostare il discorso, su quel terreno sì. Perché è alle cose belle che bisogna rivolgere l'attenzione, non alle cose che non ci piacciono, che semmai, come nel caso di questa riflessione di oggi, costituiscono una mera premessa da cui muoversi. 
Non sono certo la prima a fare queste riflessioni, arrivo certamente dopo moltissime persone che prima di me si sono trovare a riflettere profondamente su tutto questo, e che hanno saputo anche tradurre le loro intuizioni in azioni pervasive e concrete. Ma come sempre si dice, ogni singola goccia contribuisce alla vastità e potenza dell'oceano, e io sono, come tutti noi, quella goccia. Una goccia che ha già fatto e già fa scelte in questo senso, si tratti dei prodotti che acquista, degli alimenti di cui si nutre, dei rivenditori, professionisti e ristoratori che sceglie, del superfluo che cerca di limitare, delle cose cui decide di occuparsi. Niente di che, piccole cose quotidiane, certo, ma che possono essere la base per andare oltre. E per pensare oltre. "Try to think out of the box". C'è sempre un modo. Un altro modo. Troviamolo quel modo, e sosteniamolo in ogni nostra scelta. Voglio che il mio sguardo sosti solo là dove sento battere un cuore, dove vedo passione, dove sento apertura, dove percepisco umanità, dove c'è valore e disponibilità a condividere quel valore. E sono moltissimi i luoghi su cui quello sguardo si può posare, lo so. Perché là fuori ci sono tantissime persone che ogni giorno si dedicano anima e cuore e corpo al valore. Loro sono i partner di elezione del mio personale viaggio. Loro sono le persone da sostenere. Loro il grande valore, già in opera e attivo, da cui partire.

#LiVEthic