martedì 15 gennaio 2013

L'ostacolo

E poi fermarsi a pensare e scontrarsi con la realtà. La mente si è fermata, la realtà è divenuta solida, rigida, e l'impatto è avvenuto. Hai perso fluidità, non hai lasciato andare, hai, forse, avuto paura. 
Succede. Non è grave. E soprattutto non fartene una colpa. Puoi soffrirne, è vero, puoi chiederti e ripeterti "se solo avessi, se solo fosse, se solo...", puoi sentirti avvilito, afflitto, arrabbiato. Lo scontro con la realtà di per sè non è piacevole, di scontro appunto si tratta. È tuttavia umano, normale, fisiologico quasi. Ed è una grande opportunità, per lo yogi, per ogni uomo e ogni donna. È anche insito nelle dinamiche profonde della vita, negli incontri e nelle esperienze, e forse lo è ancor più dove si ha avuto il coraggio di osare, di avventurarsi, di abbandonare strade già battute. Hai scelto, ti sei lasciato andare, fluidamente e con presenza, ma poi, a un certo punto l'ostacolo, l'impatto. Cosa lo abbia provocato, chissà: tante le variabili, troppe le sovrapposizioni e le interazioni. Ora però sei tu, lì di fronte all'ostacolo. Tu che non vorresti averlo incontrato, tu che recrimini, rimpiangi, rimugini. Tu che vorresti liberartene al più presto, perchè fino a un attimo prima tutto era bello, scorrevole, sereno. 
Ecco, proprio ora è bene e utile che Tu ti sposti, ti fai da parte. Tu con il tuo bagaglio di esperienze, aspettative, "modelli operativi interni", le tue reti neurali cresciute assieme a te, le tue abitudini, la tua chimica del corpo. La realtà si è solidificata, da lì non si passa se anche tu resti solido, denso, rigido. Apriti, apriti a ciò che ora, adesso, c'è lì, di fronte, accanto, intorno a te. E dentro di te. Resta ricettivo, resta aperto, resta in attesa. Attenzione libera e fluttuante, direbbe Freud, mindfulness per Jon Kabat-Zinn, pienezza della consapevolezza mentale. Semplicemente stare. Stai con tutto, col tuo malessere, con la tua avversione o delusione o rabbia o ciò che senti, e, anzi, se riesci, non etichettarla. Semplicemente stai. Non ti accadrà nulla di male. Le sensazioni, seppur spiacevoli, saranno tollerabili. E pian piano la realtà, da rigida e compatta che era divenuta, inizierà a sfaccettarsi, a perdere quei contorni nitidi, a vibrare a una frequenza superiore, a letteralmente sciogliersi davanti a te. Tu, aperto e ricettivo, la realtà di nuovo come campo quantico delle infinite possiblità.  Il tempo si sospende nuovamente, non c'è fretta, non è ancora tempo di prendere azione, solo consapevolezza. L'azione poi verrà da sè. Quando sarà il suo momento, semplicemente accadrà, senza pianificazione, senza intenzione. Ti troverai a essere e ad agire, di nuovo, in assoluta naturalezza, in armonia con ciò che c'è, in una realtà di nuovo fluida, in un Uno di nuovo integrato.