venerdì 13 novembre 2015

Accade ora.

Quando te lo raccontano spesso non sai bene come in effetti sia. Cerchi di immaginare, di farti un'idea, di carpirne il segreto, ma qualcosa sfugge, come sempre sfuggenti sono tutti i vissuti intensi che trasformano davvero le nostre vite, in un senso o nell'altro.

Ma quando lo vivi, quando ci sei dentro, quando accade a te, non puoi più avere dubbi.

E sono due le parole che si affacciano alla mente:




Shift


Empowerment




Un connubio che si nutre reciprocamente, plasmando nuove realtà.

Lo sguardo ai mesi passati - una manciata a farne almeno un anno, se non quasi due - ti rimanda un'immagine: il motore di una F1 mentre il semaforo diventa rosso... in quei secondi di cui non si conosce la durata... prima che diventi verde.

E quando scatta il verde la differenza la senti: nel rombo, nel passo, nel senso di liberazione.

Un cavallo che si lancia al galoppo. Usain Bolt che scatta dai blocchi di partenza. Il primo quadruplo axel perfetto all'inizio del programma. La potenza che esplode in certi brani di Ezio Bosso. L'applauso che scroscia alla fine di una performance mozzafiato. Il brivido di un bacio dopo mesi di attesa.

E lì tutto cambia.

Tutto.

Il prima resta sfumato, sbiadito. Quasi non comprendi come potesse apparirti completo, più che abbastanza. E strizzi gli occhi un paio di volte. Come può essere?

E l'Adesso diventa luce potente, un fuoco che arde, un'energia incontenibile che ti invade. Uno squarcio nel velo di maya, che ti rivela un mondo nuovo, scintillante di nuove possibilità, una radura incantata in cui esplorare, perderti e ritrovarti nel mezzo del sole più splendente, tra condivisioni genuine e toccanti, tra la quiete di chi non ha più nulla da cercare, ma solo la gioia di esperire.

E non c'è più nulla da combattere, l'ultimo baluardo si è frantumato, sbriciolato in finissima polvere che ogni soffio di vento disperde sempre più lontano, e ti senti come su una spiaggia immensa, le onde dell'oceano che cantano, il vento che ti accarezza, il sole che ti inonda di vita.

Non c'è nulla da combattere, c'è solo da amare. Non esiste un campo di battaglia, esiste una Terra che ci sostiene e ci nutre, un'energia che tutto pervade, una connessione che ci chiede solo una cosa: unirci alla Vita, dismettere le vesti ormai logore del guerriero, indossare quelle della mera presenza, dell'attenzione, dell'umiltà, della meraviglia. Fare tesoro delle passate esperienze, consci dell'impermanenza di ogni cosa, consci del nostro essere un'espressione creativa di un Universo ricco e abbondante, consci delle benedizioni che affollano la propria vita, consci del dovere di onorare con autenticità il nostro cammino.

Un cammino di luce, di cui le ombre sono parte integrante, ma sono ombre: fuggevoli, inconsistenti, mutevoli. Sempre presenti, nell'incessante pulsare della Vita, ma parte di un tutto, HaTha, Sole e Luna, Espiro ed Inspiro.

Il respiro. Lo spazio. Il fuoco. La terra. In un fluire incessante, un sutra di esperienze, di insight, di nuove scoperte, di quiete profonda.

Sostare in questo spazio. Lasciarsi colmare dall'esperienza. Muoversi da qui.