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La leggi e le dai il significato che senti.
Tipo: "Ma il principe in fondo chi lo vuole?! Mi bastava la serata e l'abito da urlo..."
Oppure tipo: "Mi sarei accontentata della serata e dell'abito da urlo... e invece ci ho guadagnato pure un principe!"
Dipende.
Dipende da come stiamo, da cosa abbiamo vissuto, da cosa vediamo con gli occhi di oggi, da cosa è accaduto un istante prima, da cosa ci attendiamo dall'istante dopo.
Dipende.
Che non è una frase (o parola) fatta, ma è la sintesi perfetta dell'esperienza quotidiana.
E allora cose piccole, infinitesimali possono diventare giganti che colmano il nostro campo visivo.
E macigni insormontabili divenire materia rarefatta e trasparente.
Dipende.
E la faccia sorridente e conosciuta di qualcuno tramutarsi nella finestra su di un'anima cruda e dissonante.
E un volto nuovo racchiudere la rassicurante felicità di casa.
E un foglio di carta bianco schiudersi come un mondo da esplorare.
E la pioggia battente esprimere la danza della primavera.
È il senso che diamo alle cose il vero senso delle cose.
Quello che ognuno di noi riversa in esse, e da esse riceve.
Quello che muta, come mutano i venti e le stagioni.
Quello che ci colma quando le osserviamo.