giovedì 26 marzo 2015

Il senso delle cose.


Immagine dal web

La leggi e le dai il significato che senti.

Tipo: "Ma il principe in fondo chi lo vuole?! Mi bastava la serata e l'abito da urlo..."

Oppure tipo: "Mi sarei accontentata della serata e dell'abito da urlo... e invece ci ho guadagnato pure un principe!"

Dipende.

Dipende da come stiamo, da cosa abbiamo vissuto, da cosa vediamo con gli occhi di oggi, da cosa è accaduto un istante prima, da cosa ci attendiamo dall'istante dopo.

Dipende.

Che non è una frase (o parola) fatta, ma è la sintesi perfetta dell'esperienza quotidiana.

E allora cose piccole, infinitesimali possono diventare giganti che colmano il nostro campo visivo. 
E macigni insormontabili divenire materia rarefatta e trasparente.

Dipende.

E la faccia sorridente e conosciuta di qualcuno tramutarsi nella finestra su di un'anima cruda e dissonante.
E un volto nuovo racchiudere la rassicurante felicità di casa.

E un foglio di carta bianco schiudersi come un mondo da esplorare. 
E la pioggia battente esprimere la danza della primavera.

È il senso che diamo alle cose il vero senso delle cose. 
Quello che ognuno di noi riversa in esse, e da esse riceve.
Quello che muta, come mutano i venti e le stagioni.
Quello che ci colma quando le osserviamo.