martedì 10 settembre 2013

How do you mend a broken heart?

Please, tell me, how?
Perché non è solo l'amore a spaccare il cuore. Il nostro cuore può far male per un sogno che si infrange, per una delusione lavorativa, per la paura, per il dolore, per la tristezza... Mille e uno modi per sentirsi sopraffatti da un cuore spezzato.
Le notti insonni; le ore a pensare e a ragionare e a chiedere opinioni per capire se c'è modo di riparare sia il cuore sia la situazione che lo ha frantumato; i sogni a occhi aperti per rivivere una realtà che è sfuggita ormai, inghiottita dal trascorrere del tempo, dall'Eterno divenire in cui siamo immersi.
"Prendi il toro per le corna" ti è stato detto. Poco poetico, forse, ma è forse l'unico modo. Guarda in faccia la realtà, paratici davanti con determinazione e coraggio e cerca di guardarla a fondo, obiettivamente, per quella che è. Tralascia il filtro delle tue emozioni, dei tuoi desideri e pensieri: guarda i fatti, guardali. Sentirai dolore? Forse. Sollievo? Magari. Rifiuto? Voglia di scappare? Stai lì, lì con tutto questo: i fatti duri e crudi e il tuo mondo interno, un coacervo di sensazioni fisiche, emotive, psichiche. Stai lì. Finché sarai ricolmo di questa esperienza: tu e l'accaduto. Il resto, sfumato sullo sfondo.
E poi... hai deciso. Sì, hai deciso che basta, non era quello ciò che volevi. Non così. Non ti riconosci più sotto quell'etichetta, non con quelle persone, non con quelle modalità. E lascerai andare. Tutto. Perché non merita più la tua dedizione, il tuo impegno, la tua voglia di esserci e di fare. Tutte queste energie belle, che avevi riversato dove ora non c'è altro che un ripetitivo schema di dominio e di successo a tutti i costi, tutte quelle energie meritano di convogliarsi altrove. Dove ci sia voglia, bisogno e desiderio di accoglierle. Dove possano fiorire e dare i frutti migliori. Dove possano portare l'Amore che le anima, l'entusiasmo che le contraddistingue, la purezza che le rende fluide e leggere.
Rincorrere i sogni non ha senso, quando quei sogni non corrispondono più al nostro sentire. Sognarne di nuovi, e dedicarli a chi ci chiede di sognare insieme, a chi ha voglia di mettersi in gioco per qualcosa di più bello (che non vuol necessariamente dire di più grande, anzi), questa è la cosa giusta da fare ora. Perché è con le piccole cose, quelle  sentite e realmente condivise, che si fa la differenza. Io a questo ormai credo davvero.
Namasté.