martedì 5 marzo 2013

Un angelo sulla mia strada

La pratica è tanto. La pratica ci può dare tutto. Nella pratica possiamo trovare tutte le risposte alle nostre domande. Anche a questa: che in certi momenti con la sola pratica, no, non ce la possiamo fare. E non perché la pratica di per sé non sia sufficiente, ma perché siamo umani. Siamo persone nate e calate in un contesto relazionale, che sin dalla nascita è un imprescindibile veicolo di protezione e di crescita.
Siamo esseri relazionali e difficilmente possiamo vivere completamente avulsi dalla relazione con altre persone. Ci relazioniamo ogni giorno con gli altri, ridiamo, discutiamo, pranziamo insieme, pratichiamo insieme.
Così, sì, può succedere che in momenti di particolare difficoltà la pratica non possa fornire le risposte e colmare il vuoto che proviamo.
Così, sì, è importante riuscire a rivolgersi a un altro, a una persona che possa tenerci per mano, ascoltarci, aiutarci. Non sempre e non per tutti è facile trovare l'altro "giusto" per questo. Può accadere che familiari, compagni, amici, con tutto l'amore non riescano a dire o a fare quel qualcosa che fa scattare in noi la risposta, la soluzione.
Ma può accadere di incontrare un angelo sulla propria strada. Qualcuno che si fa carico di tutto, e ti aiuta, ti ascolta, ti sprona, ti accoglie e ti trova soluzioni. E in quel momento sai che tutto l'affetto e l'attenzione che ti ha dato non può che essere ricambiato con l'usufruire di quelle soluzioni, il seguire i suoi consigli, l'affidarsi alla sua opinione. E nella pratica ritrovata, ti senti colmo di riconoscenza, perché di fronte a tanto affetto disinteressato e spontaneo non si può che inchinarsi riconoscenti.
Perché potersi affidare, abbandonare a occhi chiusi, totalmente, sapendo che si sarà accolti, aiutati e protetti è un dono inestimabile. 
Io oggi, qui, voglio dire grazie al mio meraviglioso angelo: Grazie.